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Su Radio 24-Sole24Ore il reportage sull’Irlanda al centro dell’Europa

L’Irlanda è sempre più al centro dell’Europa e sempre più motore di progetti internazionali. Questo il quadro delineato nel secondo Euroreportage realizzato dalla giornalista Anna Marino di Radio24-Sole24Ore che ha viaggiato in Irlanda per documentare con una serie di visite e interviste il dinamico ecosistema dell’isola dell’Innovazione.

Ecco in breve i contenuti del reportage.

Con la Brexit, è finita l’epoca della libera circolazione tra Repubblica d’Irlanda e Ulster. Le imprese si stanno già adeguando alla nuova realtà. A febbraio gli scambi tra le due Irlande sono raddoppiati rispetto a un anno fa, mentre quelli tra Belfast e la Gran Bretagna sono un terzo rispetto a quelli del 2020.

Ne parliamo con Leo Clancy, CEO Enterprise Ireland l’agenzia governativa per lo sviluppo, 1° Venture Capital d’Europa, il braccio operativo del governo irlandese per innovazione ed imprenditorialità. Enterprise Ireland ha 5mila aziende in portfolio e 40 uffici di rappresentanza in tutto il mondo.

“Il governo irlandese anni prima dell’andata in vigore della Brexit, attraverso Enterprise Ireland, ha avviato un intenso programma per supportare le imprese irlandesi sia nella gestione dei nuovi rapporti doganali sia soprattutto nella diversificazione dei mercati. I risultati si vedono. Più Europa meno UK. I dati dell’Export 2021 segnano un record: 27 miliardi di euro per le aziende supportate da Enterprise Ireland con una crescita nell’Eurozona del 10% che rappresenta il 22% del totale. Il 1° mercato resta UK (31% dell’export) e il 3° il Nord America (18%). Il nostro obiettivo per i prossimi anni sarà aiutare i nostri clienti a crescere su nuovi mercati creando partnership globali, e in particolare all’interno dell’Unione Europea. Un antico detto gaelico dice: “Nì neart go chur le cheìle”, la forza attraverso l’unità”.

Sono senza confini infatti molti progetti che riguardano l’intera isola irlandese, come il progetto Nexsys Next Generation Energy Systems, come spiega Andrew Keane, Professore presso l’University College Dublin, che lo ha lanciato a maggio del 2022. I 46 accademici di spicco di 9 istituzioni lavorano in collaborazione con 9 industrie per affrontare le sfide della decarbonizzazione e sviluppare tecnologie per la transizione energetica. NexSys ha ricevuto un finanziamento di 16 milioni di euro (2022-2026) attraverso la Science Foundation Ireland’s. La più grande componente del programma è Energy Systems con quattro filoni di ricerca collegati: Città e comunità, Trasporti, Acqua ed Eolico offshore.

Anche nei settori più avanzati la contaminazione può portare effetti benefici. Come spiega Jenny Melia, manger High Potential Startup (HPSU) di Enterprise Ireland.

“Il dipartimento HPSU è il propulsore del rapido sviluppo delle startup innovative. Fino a oggi a supportato 1100 startup. Solo nel 2021 ha investito 28 milioni di euro nell’avvio di 125 nuove startup. Settori chiave: Lifescience, Digital, Clean-Tech. Il 2021 ha registrato anche il record per le startup al femminile che rappresentano il 30% del totale.

Enterprise Ireland infatti ha programmi dedicati all’imprenditoria femminile e supporta in generale imprese early stage anche provenienti dall’estero. Ogni anno sono previsti due programmi di formazione e affiancamento: il Competitive Start Fund per progetti in early stage, e l’High Potential Start-ups per imprese potenzialmente in grado di creare almeno 10 nuovi posti di lavoro e un fatturato di 1 milione di euro entro tre anni”.

L’Innovazione va veloce anche nel settore più tradizionale: l’agricoltura. Il merito va alla diffusione di nuove tecnologie, come spiega la professoressa Karina Pierce della School of Agriculture and Food Science dell’University College Dublin, tra i principali esperti e ricercatori di sistemi e tecnologie innovative per il settore lattiero caseario, settore cardine dell’economia irlandese. Il 10% del latte per neonati infatti è prodotto in Irlanda. Con una popolazione di meno di 5 milioni di abitanti, l’Irlanda produce cibo per 35 milioni di persone. La sfida è rendere l’agricoltura sempre più efficiente e remunerativa e al contempo sempre più ecosostenibile. Come? Portando nei campi e nelle stalle l’innovazione biotech e le tecnologie digitali, l’IOT l’Intelligenza Artificiale.

Non è fantascienza ma realtà in Irlanda.

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