A due anni dal lancio dell’European Innovation Council Accelerator nell’ambito di Horizon Europe, la piccola Irlanda si distingue per numero di startup e fondi aggiudicati: oltre 88 milioni di euro per 16 imprese.
In vetta ci sono Francia, Germania, Paesi Bassi che insieme hanno raccolto oltre 1 miliardo di euro, circa la metà dei fondi. L’Italia segue a distanza con 65 milioni di euro per 13 imprese.
L’EIC Accelerator è lo strumento di finanziamento dell’European Innovation Council con cui la Commissione Europea supporta le startup e le PMI. Il programma mette a disposizione fino a 17,5 milioni di euro in grant ed equity e si concentra sui progetti imprenditoriali innovativi basati su scoperte scientifiche e tecnologiche.
La selezione è durissima: su oltre 5 mila domande presentate nel 2021 e 2022, solo 391 tra startup e PMI si sono aggiudicate un totale di oltre 2 miliardi di euro. Soltanto l’8% ce la fa!
L’Irlanda risulta tra le nazioni più innovative in proporzione a una popolazione che non raggiunge i 5 milioni di abitati. Il risultato è una testimonianza della capacità e del talento del sistema irlandese di innovare ed espandersi. Ad alimentare questo successo è il sistema della cosiddetta tripla elica che prevede la stretta collaborazione tra imprese, università ed Enterprise Ireland, l’agenzia governativa per lo sviluppo, il 1° VC d’Europa. L’ente supporta la crescita delle imprese che possono contare su un network di prestigiosi centri per la ricerca, l’industrializzazione e l’avvio sul mercato internazionale delle soluzioni brevettate.
A fianco di gran parte delle imprese irlandesi vincitrici dell’EIC Accelerator c’è Lira, la società internazionale di consulenza specializzata in finanza per start-up e scale-up con sede a Dublino.
Come spiega Emmanuele Angione, managing partner di Lira: “Noi di Lira siamo specializzati nell’EIC Acceletaror e continueremo a promuoverlo non solo in Irlanda. Infatti, grazie alle sue competenze diversificate e complementari, LIRA è stata scelta ad esempio dall’italiana Energy Dome tra i vincitori della selezione di ottobre 2022 e la prima italiana in assoluto ad aver ricevuto un finanziamento da 17,5 milioni di euro. Il programma europeo da 10,1 miliardi di euro è un’opportunità eccezionale in particolare per quei progetti che potrebbero essere troppo rischiosi per gli investitori privati”.
Emmanuele Angione , inoltre, è un pre-seed individual investor con focus su dispositivi biomedicali indossabili e nel 2018 ha completato una exit con Winmedical, società medtech fondata nel 2009.
Il 15 febbraio Emmanuele Angione sarà a I3P, l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, per approfondire come accedere all’EIC Accelerator e vincere. Proprio come accaduto a imprese irlandesi come Geowox, la startup del prop-tech fondata da due italiani, o Akara Robotics che ha sviluppato applicazioni di Intelligenza Artificiale ai robot per migliorare i processi di sterilizzazione e disinfezione. La sua co-fondatrice Niamh Donnelly ha vinto l’EU Prize for Women Innovators 2022 della Commissione Europea. Sul podio è salita un’altra irlandese, Ciara Clancy, fondatrice e Ceo di Beats Medical specializzata in digital terapia per Parkinson. L’Irlanda si è così aggiudicata nel 2022, due dei sei premi del prestigioso concorso: il giusto riconoscimento per i talenti high-tech al femminile.