Secondo il 2019 Global Cites Report, la capitale irlandese è tra le più promettenti piazze d’affari pronta a competere con New York, Londra e Parigi. Mentre non viene registrato nessun progresso per le italiane: Milano al 36° e Roma al 47° posto.
Dublino sta diventando l’hub globale per il business, secondo il rapporto annuale della prestigiosa società di management consulting AT Kearney. Il 2019 Global Cites Report ha esaminato 130 città in tutto il mondo. Sul podio si confermano Londra, New York e Parigi. A tallonarle c’è un nutrito gruppo di metropoli europee ed asiatiche.
Il report redige annualmente la classifica delle città che più attraggono, oggi e in prospettiva, business, capitali e professionalità qualificate. Un quadro in evoluzione e fortemente competitivo in cui Dublino registra il risultato più impressionante balzando nell’ultimo anno dal 33° al 9° posto nell’Outlook Rank. Si tratta di una crescita continua che può condividere con Parigi, Singapore e Tokyo.
L’analisi considera 27 fattori chiave che vanno dalle attività economiche e finanziare al ruolo politico, dalla qualità occupazionale all’innovazione. Milano e Roma sono ferme al 36° e 47° posto, anzi di anno in anno perdono posizioni in questa classifica che mappa i flussi reali e potenziali di investimenti internazionali.
Secondo gli analisti, il balzo registrato da Dublino è merito dei successi economici e della spinta data all’innovazione. Diventare un hi-tech e financial hub all’avanguardia permette di attrarre professionalità e imprenditori di alto livello. Dublino si ritrova così in testa a tutte le metriche considerate dal rapporto: benessere, situazione economica e politica, innovazione e integrazione.
Enterprise Ireland l’ente governativo per il trade e l’innovazione, 3° VC d’Europa, ha supportato lo sviluppo hi-tech e l’internazionalizzazione di imprese nei settori dei servizi, dell’ICT, del fintech, dell’healthcare. Si è così avviata una contaminazione virtuosa che mescola la forza lavoro locale altamente qualificata con talenti provenienti da tutto il mondo che si integrano perfettamente. Come sottolinea il Global Cities Report, è proprio il capitale umano l’ingrediente fondamentale per il progresso di ogni comunità.